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AGOSTO: Birèli
Lagrene - Gipsy Project

Nel 1980 il chitarrista francese Birèli Lagrene pubblicava il suo primo
disco, "Routes To Django", registrato in concerto e palesemente dedicato a
Django Reinhardt, suo grande ispiratore. La cosa strabiliante non era
quella, già notevole di per sé, che un chitarrista dedicasse il suo album
d'esordio al sommo virtuoso, anticipatore con Charlie Christian della
chitarra jazz moderna. Il motivo di stupore stava piuttosto nel fatto che
questo ragazzo nel 1980 non aveva ancora compiuto i quattordici anni. E
che quanto a nitore dell'esecuzione, a lirismo e fantasia melodica, non
sfigurasse certo nel confronto con il maestro. Figlio di un chitarrista
piuttosto apprezzato negli anni Trenta, di origine tzigana come Reinhardt
e quindi subito nominato "infant Django", Lagrene entra di prepotenza
nell'élite chitarristica mondiale, esibendosi al fianco di Al DiMeola,
Paco de Lucia, John McLaughlin, Larry Coryell. Incontra e lavora anche con
il grande violinista Stéphane Grappelli, "spalla" storica di Django. In
seguito, anche attraverso l'incontro con Jaco Pastorius, Pat Metheny e
Victor Bailey, il suo approccio stilistico si è andato modificando,
accostandosi sempre più alla fusion, con uso abbondante di effetti e
marchingegni elettronici, sviluppando l'aspetto muscolare del fraseggio,
ma senza abbandonare il gusto per le sfumature raffinate.
Il modello di Hendrix ha rappresentato per sua stessa ammissione una fonte
inesauribile di stimoli, soprattutto sul versante timbrico. L'orientamento
elettrico resta uno dei motivi di base del lavoro di Lagrene, che di
recente con il trio "Front Page", completato da Dominique Di Piazza al
basso e Denis Chambers alla batteria, ha vinto il French Music Awards
2001. Ma a questo si affianca il costante amore per la musica ispirata
alla tradizione tzigana e a Django, ribadita nell'album "Tribute To
Stéphane Grappelli", con Didier Lockwood al violino e Niles Henning
Orsted-Pedersen al contrabbasso. Anche il quintetto che si esibirà a
Trento torna a confrontarsi con questa tradizione, e l'organico
strumentale acustico denuncia in modo chiaro gli orizzonti sondati: due
chitarre che affiancano quella del leader, tra cui quella del fratello
Gaiti Lagrene, il violino del virtuoso rumeno Florin Niculescu e il
contrabbasso di Diego Imbert. Lo stesso nucleo di musicisti che ha
registrato recentemente il disco "Gypsy Project", con la partecipazione
del fisarmonicista Richard Galliano e un repertorio in buona parte
incentrato su brani dello stesso Reinhardt.

Musicisti
Birèli
Lagrene - Chitarra
Florin Niculesco - Violino
Holzmano Lagrene - Chitarra
Hono Winterstein - Chitarra
Diego Imbert - Contrabbasso |