Bandidos.
Sotto questo nome si cela un nuovo progetto musicale che
viene tenuto a battesimo proprio da questa edizione di
Dromos e che fa capo ai due storici componenti dei Tazenda,
Gino Marielli e Gigi Camedda.
Qui si è però di fronte a sonorità totalmente diverse da
quelle del gruppo isolano; si fanno spazio motivi che
attingono a piene mani alla tradizione caraibica e a quel
fresco e dirompente sound da “patchanka” imposto da Manu
Chao.
Persino il sardo, lingua ancora privilegiata
nell’elaborazione dei testi, si meticcia con lo spagnolo,
l’inglese e spuntano neologismi ma resta preponderante il
peso della costruzione musicale, su quella dei versi.
“Bandidos” si sviluppa attraverso una decina di brani
che rileggono la dualità sempre presente nell’uomo e per
farlo prende spunto da un episodio storico del banditismo
isolano, la clamorosa fuga dal carcere di san Sebastiano di
Sassari di Graziano Mesina e dello spagnolo Miguel Atienza:
era l’11 settembre del 1966.
I brani,firmati da Gino Marielli, sono scritti in minore e
si presentano nella nudità di un suono spesso acustico,
arricchito da una piccola sezione fiati e da due voci
femminili.
Ad eseguirli una nutrita band di ben undici elementi:
Gino Marielli: chitarra e voce
Gigi Camedda: voce
Gianluca Gadau: chitarra
Paolo Zuddas: batteria
Giancarlo Longoni: basso
Fabio Manconi: piano, fisarmonica, chitarra
Sebastiano Pacifico: percussioni
Andrea Pilo: tromba
Roberto Mura: corno inglese
Silvia Zara: percussioni, voce
Claudia Harper: voce |
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