Riccardo
Tesi & Banditaliana. Pistoiese,
autentico virtuoso dell’organetto, Riccardo Tesi è ormai
una autorità nella scena della world music internazionale.
Molta strada è stata percorsa dai tempi dei Ritmia, il
gruppo che negli anni ottanta s’impose per la sua moderna
rivisitazione dei temi della tradizione e di cui facevano
parte anche i sardi Alberto Balia ed Enrico Frongia.
Da allora Riccardo Tesi ha collaborato anche con altri
artisti sardi (Elena Ledda), occitani (il mandolinista
Patrick Vaillant), baschi (Kepa Junkera), inglesi (John
Kirkpatrick) e perfino malgasci (Justin Vali).
In continuo contatto con nuovi linguaggi musicali ha
travalicato con determinazione i confini della musica etnica
aprendosi sempre più frequentemente a collaborazioni con
musicisti di altre aree stilistiche ed è andato a
rielaborare perfino il grande patrimonio del ballo liscio.
Per Banditaliana, una delle sue ultime creature ha sentito
forte il richiamo della sua Toscana; per questo progetto ha
infatti scelto in quei luoghi musicisti capaci di
attraversare i confini tra i linguaggi diversi della musica.
Il risultato è una sintesi di alto respiro tra forme e riti
della tradizione insieme a sonorità più attuali nella
creazione di una autentica nuova musica popolare.
Ne è una conferma l’ultimo disco del gruppo “Thapsos”
(il Manifesto) che segue la partecipazione
dell’organettista all’album di Ivano Fossati “La
disciplina della terra” ed il contributo alla colonna
sonora del film “La lingua del santo”.
Del gruppo fanno parte anche Maurizio Geri, cantante
popolare e chitarrista swing manouche; Ettore Bonafè,
vibrafonista jazz innamorato di percussioni etniche; Claudio
Carboni, sassofonista cresciuto nella tradizione del liscio.
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